Segnaliamo l’iniziativa di Giovedì 27 Gennaio sera in piazza del mercato a Limbiate, il tipico falò di fine gennaio organizzato dall’associazione “Comitato fiera autunnale”.
C’è chi fa il falò di Sant’Antonio, e chi come l’associazione limbiatese preferisce recuperare le tradizioni del nostro territorio, il succo resta un fuoco propiziatorio per i raccolti a venire.
L’usanza purtroppo va un po’ in disuso nel momento in cui i terreni non necessitano più di riti, sole acqua e semina; oggi i campi sono moneta sonante in attesa di un costruttore che – da moderno Re Mida – trasformi la terra in cemento, e quindi soldi.
Questo ci hanno insegnato in questi ultimi anni nel nostro sistema, ed anche nel nostro Comune.
Quindi quest’anno, la Gibiana che verrà bruciata, rappresenterà gli speculatori o chi non ne vuole più di cemento?
Il fuoco libererà le pratiche edilizie dalle intransigenze dei cittadini o i cittadini dal cemento?
Quest’anno “ul foech”, ci darà grano, o grana?
Scherzi a parte, non mancate all’iniziativa e portate i bambini, protagonisti come illustrato dal volantino.
Più Limbiate meno cemento 
Speriamo che questo falò porti buono, e spazzi via l’idea che la crescita di una Città sia legata solo alle volumetrie da cemento.
Se cosi non fosse è chiaro che con questa semenza tra qualche decennio avremo un raccolto fatto di solo mattoni(poveri bambini).
Lega Nord Padania, svegliati, tutela le tradizioni locali e le generazioni future, non essere complice degli interessi del capo.
W ul foech della GIBIANA !